È stato consegnato alla ricercatrice figlinese Sara Sdelci, domenica sera, il Premio Bambagella 2019, massima onorificenza del Comune di Figline e Incisa Valdarno.
“Suo infatti - ha spiegato la Presidente del Consiglio Comunale, Silvia Fossati – è il merito di portare avanti un’importantissima ricerca sull’identificazione delle basi metaboliche dello sviluppo tumorale e delle metastasi. Grazie al suo brillante percorso accademico, nel 2018 ha vinto il concorso per dirigere un suo laboratorio presso il Centro di Regolazione Genomica a Barcellona, dove lavora dallo scorso gennaio e dove ha ricevuto un finanziamento di due milioni di euro per continuare i suoi studi in materia”.
La cerimonia si è tenuta al Teatro Garibaldi di Figline dove, a seguire, è andato in scena anche lo spettacolo "318: better together”, incentrato sulla vicenda Bekaert e inserito nel cartellone delle iniziative regionali dedicate alla Festa della Toscana.
Si tratta della ricorrenza annuale promossa dal Consiglio Regionale, che punta non solo a celebrare l’abolizione della pena di morte (avvenuta nel 1786 a opera del Granduca Leopoldo di Toscana) organizzando un evento pubblico a Firenze il 30 novembre, ma anche promuovendo (e co-finanziando) iniziative e manifestazioni incentrate sul tema dei diritti umani su tutto il territorio regionale, da novembre a febbraio.
In occasione della XX edizione, dedicata al tema “Dal Rinascimento al Granducato, al cinquantennale della costituzione della Regione Toscana", il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha quindi proposto una riflessione sul diritto al lavoro, partendo proprio dal caso Bekaert, una vicenda territoriale ancora aperta e che ha profondamente colpito l’intera comunità. Lo spettacolo – prodotto dal Comune e realizzato dalle compagnie teatrali Arca Azzurra Formazione e Cantiere Artaud, con il contributo della Città Metropolitana di Firenze e della Presidenza del Consiglio della Regione Toscana - si intitola "318: better together", con chiaro richiamo al motto della multinazionale belga Bekaert che, nel 2016, assorbì lo stabilimento Pirelli di Figline, specializzato in steel cord, per poi annunciarne la chiusura nell’estate 2018 ai suoi 318 dipendenti.
Per la stesura della drammaturgia, l’autore Ciro Gallorano si è ispirato ai racconti e alle esperienze degli operai della Bekaert, che con le loro storie, la loro rabbia, la loro determinazione stanno ancora lottando per far valere i loro diritti. La regia, invece, è affidata a Dimitri Frosali.
“Quest’anno abbiamo scelto di celebrare la Festa della Toscana focalizzandoci sul diritto al lavoro, sul quale abbiamo invitato tutti i presenti a riflettere a partire da un fatto di cronaca che continua tristemente a riguardare tutta la nostra comunità – ha sottolineato la Sindaca Mugnai -. Questo spettacolo teatrale è quindi uno strumento non solo per tenere alta l’attenzione sulla vertenza Bekaert, ma anche per stringerci, ancora una volta, intorno ai lavoratori dello stabilimento e a quelli dell’indotto, per manifestare la vicinanza alla loro battaglia e per condividerla tutti insieme perché, come più volte abbiamo ribadito e come continueremo a fare ai tavoli istituzionali, è importante per tutti che lo stabilimento figlinese resti attivo”.
In gallery qualche scatto della serata di domenica.